venerdì 28 giugno 2013

Il dopo Euro in Pillole: IL COSTO DEL CARBURANTE


Quando si parla di uscita dall'Euro in Italia, sembra quasi una bestemmia. Si viene accusati di populismi e di follia economica finanziaria (ovviamente senza supporto di dati). Uno degli argomenti che va più per la maggiore è il costo della "BENZZZZINA", che secondo i nostri politici andrebbe alle stelle in seguito alla svalutazione. Ovviamente dicono falsità, poichè il costo della benzina non è il costo del petrolio, a meno che le vostre macchine non vadano a ''crude oil'', ma penso che nel 2013 non esistano questi mezzi.


Tornando a noi, per fugare ogni dubbio, ho riportato un articolo molto curato e dettagliato di seguito, che porrà fine alle vostre paure.



Facciamo che l’Italia decida di lasciare l’Euro e di tornare alla Lira.

Facciamo che la Neo-Lira si svaluti su Euro e Dollaro del 25% (ipotesi mediana fra il 20% e il 30% stimato dalle simulazioni più in voga… peccato che poi esistano le sale trading…)

Ok, e dunque quanto ci verrebbe a costare un litro di Benzina o un litro di Diesel?

Ci viene in soccorso Unione Petrolifera con una sua infografica che useremo come base di partenza:

Diesel:



Tralasciamo l’aumento delle accise di 5 centesimi e teniamo fissa la quota di 0,613.

Una svalutazione del 25% della neo lira porterebbe il prezzo della materia prima che passerebbe da o,662€ a 0,827€ al litro.

Il povero benzinaio non potrebbe più campare con lo stesso margine di prima per fare fronte ai costi (inflazione), diciamo che andrebbe ad aumentare il margine di un prudenziale 12%, quindi il margine passerebbe da 0,120€ a 0,134€ al litro

Poi arriva l’IVA (ammesso rimanga invariata al 21%) la quale nel pese di pulcinella e schettino viene calcolata anche sulle accise oltre che sul prezzo della materia prima e del margine dunque passerbbe da 0,293€ al litro a 0,330€ al litro.

TOTALE per un litro di Diesel: 1,904 (se il benzinaio si tiene basso) ovvero un aumento del 15,16%

Benzina:



Tralasciamo l’aumento delle accise di 5 centesimi e teniamo fissa la quota di 0,724.

Una svalutazione del 25% della neo lira porterebbe il prezzo della materia prima che passerebbe da o,626€ a 0,783€ al litro.

Il povero benzinaio non potrebbe più campare con lo stesso margine di prima per fare fronte ai costi (inflazione), diciamo che andrebbe ad aumentare il margine di un prudenziale 12%, quindi il margine passerebbe da 0,120€ a 0,134€ al litro

Poi arriva l’IVA (ammesso rimanga invariata al 21%) la quale nel pese di pulcinella e schettino viene calcolata anche sulle accise oltre che sul prezzo della materia prima e del margine dunque passerbbe da 0,309€ al litro a 0,345€ al litro.

TOTALE per un litro di Benzina: 1,986 (se il benzinaio si tiene basso) ovvero un aumento del 11,63%

Ricapitoliamo

Nel caso in cui si tornasse alla NeoLira svalutata del 25% sul dollaro (e sull’Euro) avremmo un’aumento del Diesel del 15,16% e della Benzina del 11,63% il differenziale lo fa la struttura di prezzo dei due carburanti, la benzina in realtà ha un costo industriale minore del Diesel ma accise fisse molto più alte e viceversa.

Mi permetto comunque di consigliare a chi deve scegliere un’auto nell’ottica di tenerla per molti anni (fino esaurimento, diciamo 10/12 anni) di optare per un propulsore a benzina, oltre ad avere costi immediati minori (un’auto a benzina costa circa un 5-10% in meno di un’auto diesel) è un fatto poco noto che in Europa è sempre più costoso produrre carburante Diesel a causa della scarsità del petrolio adatto a produrlo con le nostre raffinerie. E poi, in caso di scarsità verrebbe data la priorità ai mezzi pesanti per il trasporto merci, non certo a quelli per il trasporto privato individuale.

Infine c’è anche il fatto che generalmente un auto a benzina può essere convertita a GPL o Metano.


Come si può notare il prezzo del carburante è ampiamente sotto controllo e lo Stato ha margini di manovra immensi per deciderne il prezzo.

Fonte: www.rischiocalcolato.it

Nessun commento:

Posta un commento