domenica 22 settembre 2013

VINCE LA "CULONA" PER LA FELICITA' DEGLI IDIOTI LETTA, FASSINA E SACCOMANNI !!


Dopo avere nutrito il suo popolo con il sangue dei poveri greci, portoghesi, italiani e spagnoli, “Mutti” Merkel passa all’incasso. Le elezioni tedesche confermano lo strapotere elettorale della “culona” venuta dall’est, pronta ora a trasformare definitivamente l’Europa in un immenso lager a cielo aperto. Saranno contenti tutti gli ignavi che, tipo Fassina, aspettavano con ansia il voto in Germania nella speranza irrazionale che qualcosa finalmente cambiasse. 
Infatti qualcosa cambierà: in peggio. 
Merkel ha chiuso la campagna elettorale giurando di impedire ad ogni costo il varo degli Eurobond, unica prospettiva di buon senso in grado di risollevare potenzialmente le sorti di un Vecchio Continente che, per dirla con Luttwak, periodicamente impazzisce. Per i prossimi quattro lunghi anni l’Europa, sotto il tallone dei redivivi e imbellettati nipotini di Adolf, imporrà a tutti lacrime e sangue come una educatrice sadica e malvagia convintasi di dover redimere il mondo a suon di sculacciate. Non voglio parlare oltre dei tedeschi, popolo che abbiamo già conosciuto in profondità ai tempi di Hitler. Preferisco concentrarmi sull’Italia. Dall’attesa spasmodica e attenta con la quale i media italiani stanno seguendo in tempo reale lo spoglio delle schede scrutinate nella Patria di Arminio, si capisce come oramai il nostro povero Paese abbia pacificamente accettato di calarsi nei panni scomodi della colonia mascherata. Tutti danno per scontato che l’Italia non abbia più il diritto di autodeterminarsi, confidando perlopiù nella magnanimità del padrone teutonico che, si spera, mostrerà finalmente il suo volto meno arcigno. In questa direzione vanno le parole del viceministro Stefano Fassina, omunculo miserabile, venduto e ipocrita che evoca il “commissariamento dell’Italia nella sventurata ipotesi in cui si tornasse presto a votare”. 
Questo fallito di Fassina minaccia cioè di consegnare il Paese ai nostri carnefici sovranazionali qualora qualcuno pensasse di sfilargli la seggiola di viceministro da sotto il culo mandando in crisi il governo Letta, protesi della massoneria reazionaria e nazista che governa la Ue, ora euforica per la grande vittoria conseguita dal suo demone più sanguinario, efficiente e meticoloso: Angela Merkel. 
Il damerino di Fassina, che mente per conservare denaro, potere e visibilità, dovrebbe sapere che l’Italia è già brutalmente commissariata da almeno due anni; da quando cioè Napolitano decise di imporre al potere Mario Monti (proconsole della Merkel) annullando la nostra dignità di popolo da sacrificare sull’altare di “equilibri più avanzati” (e sapientemente occultati). Il governo Letta è una specie di Monti bis, sempre creato da Napolitano su input del venerabile Mario Draghi, che esprime come ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, uomo del cerchio interno chiamato a garantire la sadica prosecuzione di politiche pensate per massacrare intenzionalmente la nostra decadente struttura produttiva. Non per nulla Saccomanni oggi minaccia di dimettersi nel caso in cui l’Iva non dovesse essere aumentata. Chi conferisce, al lume della vostra sapienza, tanto potere negoziale ad un oscuro funzionario senza voti e senza partito? Bella domanda. L’Italia potrebbe sforare l’assurdo parametro che obbliga i Paesi dell’area euro a rispettare i limite del deficit fino ad un massimo del 3% per un misero decimale. La Francia è oltre il 4% mentre la Spagna sfonda quota 10%. Ma, come spiegava l’insuperato giurista Calamandrei, le regole spesso con gli amici si interpretano e con i nemici si applicano. Enrico Letta, uomo sprovvisto del senso del ridicolo (tempo fa riuscì perfino a paragonare Napolitano all’Altissimo), ha puntato il dito contro “l’instabilità politica”. Tradotto: lasciatemi il posto. I nostri politici, pur di conservare i loro immeritati privilegi, sono disposti a veicolare impunemente qualunque tipo di menzogna. La vittoria della Merkel in Germania avrà anche da noi conseguenze semplicemente devastanti. Tra cinque anni nella periferia dell’area euro si conteranno morti e feriti come dopo la fine di un cruento conflitto bellico mondiale. Hollande ha vinto in Francia ingannando il suo elettorato (in campagna elettorale diceva si eurobond, no fiscal compact). Letta governa in Italia dopo che il suo partito ha mentito agli italiani. 
La Merkel no. 
Mutti Angela ha stravinto promettendo al suo elettorato di fare quello che ha sempre fatto: annientare fino al soffocamento tutte le restanti economie dell’area euro. Per questo, oggi come ai tempi di Hitler, il popolo tedesco è di nuovo colpevole nella sua interezza e senza eccezioni. Non è un caso che per esprimere una indegna gioia per le altrui sofferenze, i tedeschi utilizzino un solo termine: schadenfreude (piacere provocato dalla sfortuna" (altrui)). Un sentimento evidentemente così diffuso da meritare una apposita e singola parola. 
Bene ha fatto perciò il filosofo Diego Fusaro, ospite giorni fa di Paragone su la7, a parlare di nazismo in relazione alla costruzione di questa Unione Europea (clicca per guardare). Evidentemente la lettura fruttuosa di alcune chiavi di lettura offerte in tempi non sospetti dal Moralista comincia a fare breccia fra le coscienze più attente e sensibili (clicca per leggere).
L’ottimo Fusaro avrebbe fatto cosa buona, però, a citare la fonte originale. Un peccatuccio tutto sommato veniale e ben compensato dalla chiarezza dell’esposizione e il coraggio dei contenuti.

Francesco Maria Toscano

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